venerdì 14 marzo 2014

Il freddo dell'alba

Capita di arrivare all'alba
e dopo sempre aver sofferto per la notte
scoprirsi d'un tratto sferzati dai raggi
bianchi, gialli, trasparenti.

E così ecco il panico
viene dal nulla
da dove arriviamo noi
balla sulla nostra pelle
ci parla da amico

Ma la sua è la cortesia affettata
del connazionale incontrato in un paese esotico
Viaggia come noi e abita la stessa casa
ci saluta e ci parla, ma non è niente che conosciamo davvero

Ruba e sperpera la nostra identità
Ha la familiarità agghiacciante
del falso conoscente
bacia, tocca, canta
ma non è nessuno

E' aria infetta
E' un nostro turpe incubo
E' un demone sporco
E' la pura illusione del mattino

Che tanto promette
Ma tocca a noi mantenere